ECONOMIA CIRCOLARE E SOSTENIBILITÀ: LA CENTRALITÀ DELL’INGEGNERIA CHIMICA TRA REALTÀ E SFIDE FUTURE
Le industrie chimiche e di processo, dunque l’Ingegneria Chimica, svolgono un ruolo importante nel raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, con la transizione da un modello economico lineare a uno circolare, che previene la produzione dei rifiuti. In un’economia circolare, il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse viene mantenuto nel sistema economico il più a lungo possibile attraverso l’ottimizzazione dei processi, il miglioramento dell’efficienza, la prevenzione e riduzione dei rifiuti, il riutilizzo, ed il riciclo. Pertanto, il valore aggiunto di un’industria non risulta più legato esclusivamente agli aspetti economici ma è fortemente influenzato dall’attenzione che essa pone verso gli aspetti sociali e ambientali. Nuove risorse, nuovi vettori energetici, nuovi materiali e nuove tecnologie sono il punto di partenza per definire una nuova società sostenibile.
Come interviene l’ingegneria chimica in questa transizione? Le principali aree di intervento riguardano la ricerca e la produzione di nuovi materiali (bio-based), il settore dello sviluppo delle energie rinnovabili finalizzate ad un risparmio energetico, e la filiera del riciclo dei rifiuti per rintrodurre nel mercato materie prime seconde. Gli ingegneri hanno il compito di guidare l’innovazione, combinando una visione sistemica con le loro competenze specifiche acquisite sia durante il percorso di studi universitario che nelle attività professionali che risultano strategiche in questa fase di transizione. Tutto ciò rende gli ingegneri chimici i protagonisti principali del cambiamento in atto e futuro per una società sostenibile.
REFERENTI: Nicolò Maria Ippolito – Dipartimento di Ingegneria industriale e dell’informazione e di economia (DIIIE)