IMMAGINI DI GENERE: CONTRASTARE LA POVERTÀ EDUCATIVA DECOSTRUENDO GLI STEREOTIPI
Quando si parla di povertà educativa ci si riferisce ad un concetto multidimensionale, collegato a numerose aree di deprivazione riguardanti l’individuo e il contesto sociale ed economico nel quale egli si colloca. È infatti possibile ricondurre a situazioni di povertà educativa tutti quei fattori economici, sociali e individuali che sono di ostacolo alle possibilità di accesso dei soggetti a esperienze educative che consentano il conseguimento di uno sviluppo sano e ben integrato nell’ambiente sociale di riferimento. A partire da queste variabili di contesto potrebbe essere utile una riflessione sulle conseguenze della socializzazione dei ruoli di genere sul fenomeno della povertà educativa; essa può porsi come ostacolo al libero sviluppo e alla libera manifestazione di capacità, talenti e aspirazioni e anche all’espressione autentica dell’identità, attraverso i processi di riproduzione sociale degli stereotipi e di segregazione di genere. Molto spesso le immagini mediate da libri di testo, dalla pubblicità o da film serie tv e fumetti possono veicolare stereotipi contribuendo a perpetuare la disuguaglianza di genere nella società. Lavorare per il superamento di tali stereotipi, fin dall’infanzia, è cruciale per garantire un’effettiva parità di accesso alla libera espressione del potenziale umano, indipendentemente dal genere. Aprire lo sguardo a prospettive di decostruzione di tali stereotipi in ambito educativo può rappresentare una forma di contrasto alla povertà educativa di genere. Il gruppo di ricerca intende organizzare lo spazio del pop up come un percorso tematico che conterrà la presentazione di studi e ricerche nazionali e internazionali che mostrano l’effetto degli stereotipi di genere sulla povertà educativa tramite infografiche, pannelli di esposizione con citazioni, immagini e grafici. Sarà anche proposta la visione e l’analisi di esempi concreti di stereotipi di genere presenti in specifici libri, film, fumetti e cartoni animati. Saranno oggetto di analisi i personaggi, le trame, il linguaggio. Attraverso l’uso di materiali multimediali e stazioni interattive i visitatori potranno partecipare attivamente, commentare e confrontarsi tra di loro e con il gruppo di ricerca.
REFERENTI: Silvia Nanni – Dipartimento di scienze umane (DSU)